venerdì 23 febbraio 2007

Sicurezza e libertà

Da quando il concetto di Sicurezza è sinonimo di vincoli, intrusioni, limiti, proibizioni? Da quando è diventato antagonista alla Libertà? Da quando si pensa che possa celare sotto mentite spoglie un concetto antico come il mondo stesso: Schiavitù?

Forse siamo ancora di molto lontani, nel manifestarsi, dal Grande Fratello di orwelliana memoria... forse non poi così tanto in ciò che accade sottilmente tutt'attorno... Tenuti al guinzaglio con un collare rivestito di velluto e dal gusto kitch, che all'epoca dei romani si chiamava "panem et circenses", oggi forse "paura e star system".

Lo dirò sinceramente: non son disposto a barattare la mia libertà per un supposto concetto di sicurezza altrui, che se bomba dev'essere, così sia... che se truffa dev'essere, così sia... che se paura dev'essere, così sia... e via discorrendo...

Che un mondo dal filo spinato dorato e con l'aspetto di Paris Hilton, è la morte di un qualsiasi sogno e speranza per un domani diverso, anche in peggio, ma pur sempre diverso dal vivere tra muri e grigiori altrui...

Si dovrebbe ogni tanto dar nuova lettura a queste parole:

Una volta per tutte dunque ti viene imposto un breve precetto: ama e fa’ ciò che vuoi; sia che tu taccia, taci per amore; sia che tu parli, parla per amore; sia che tu corregga, correggi per amore; sia che perdoni, perdona per amore; sia in te la radice dell’amore, poiché da questa radice non può procedere se non il bene.
S. Agostino commento alla prima lettera di Giovanni 7,7-8

E da esse trarre la propria Libertà... che nessun altro potrà mai garantirvela...

mercoledì 7 febbraio 2007

Kilonirici percorsi...

E i kilometri si accumulano dietro di me, tutti lì messi belli in fila uno rigorosamente dietro l'altro, a tracciare una mappa dei posti dove son stato, dove a volte ho lasciato il mio cappello, dove a volte ho perso la rotta, dove a volte mi son chiesto "E dunque?" (come se mi aspettassi davvero una risposta), dove era un nessun dove, dove era solo necessità (ma senza virtù!) a farmi stare, dove... potrei non ricordarmi tutti i motivi di un dove...

E potrei risparmiarmi e risparmiarvi l'accumularsi di tutti quei kilometri dove avrei potuto o anche solo voluto essere, non sapendo neanche se davvero il kilometro potrebbe essere una misura efficace per darne un'idea... magari da qualche parte del mondo, od oltre, potrebbe mai esistere una misura speciale indefinita, indeterminata, impalpabile, assurda e musicata, che prende il nome di kilonirico?

Ecco se esistesse, ciò potrebbe dar vita a un nuovo discorso sui kilonirici che si son accumulati nel tempo, alle mie spalle... eppure, non ho tempo neanche per questo, che in fondo è sempre l'orizzonte ad attirare il mio sguardo... che a guardare indietro, si potrebbe perder di vista la strada e cadere dalle nuvole non è gran cosa...

giovedì 1 febbraio 2007

Virtualmente vostro

Dopo alcuni giorni in giro per trasferte, suddivise tra Novara, Genova e Milano, a far di chiacchiere e promesse da marinaio un'arte, è bello tornare nuovamente a sfumare dolcemente in pensieri e immagini virtuali...
Paradossalmente qui, proprio laddove è più semplice "vestirsi a carnevale", sento di aver più coerenza con la mia sostanza, fosse anche che poi i miei pensieri si rivelino rarefatti o criptici ai più...

Neanche a dirlo e questo attimo di pace che mi stavo costruendo in sordina è stato funestato da poche notizie ma ben mirate ad incrinare il momento... niente di grave per il mondo che continua a girare indifferentemente nel vuoto cosmico, ma per qualcuno un piccolo frammento di anima che si distacca... a lei il mio pensiero e a me le mie rogne di lavoro, tanto per cambiare! (di sicuro perdono importanza di fronte a certi momenti...)

E intanto mi son perso nei miei pensieri, che mi han portatto nuovamente a navigare nell'immenso che ci sovrasta... se qualcuno ha un ago, provi a far scoppiare la bolla di sapone in cui mi cullo, che poi volteggiando tornerò ad adagiarmi a terra e a scriver di cose più materiali...

Virtualmente vostro,
C.