mercoledì 7 febbraio 2007

Kilonirici percorsi...

E i kilometri si accumulano dietro di me, tutti lì messi belli in fila uno rigorosamente dietro l'altro, a tracciare una mappa dei posti dove son stato, dove a volte ho lasciato il mio cappello, dove a volte ho perso la rotta, dove a volte mi son chiesto "E dunque?" (come se mi aspettassi davvero una risposta), dove era un nessun dove, dove era solo necessità (ma senza virtù!) a farmi stare, dove... potrei non ricordarmi tutti i motivi di un dove...

E potrei risparmiarmi e risparmiarvi l'accumularsi di tutti quei kilometri dove avrei potuto o anche solo voluto essere, non sapendo neanche se davvero il kilometro potrebbe essere una misura efficace per darne un'idea... magari da qualche parte del mondo, od oltre, potrebbe mai esistere una misura speciale indefinita, indeterminata, impalpabile, assurda e musicata, che prende il nome di kilonirico?

Ecco se esistesse, ciò potrebbe dar vita a un nuovo discorso sui kilonirici che si son accumulati nel tempo, alle mie spalle... eppure, non ho tempo neanche per questo, che in fondo è sempre l'orizzonte ad attirare il mio sguardo... che a guardare indietro, si potrebbe perder di vista la strada e cadere dalle nuvole non è gran cosa...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dove mai l'avrai preso l'algoritmo del prof. Pinetti???
Potevi diremlo che il tuo viaggio kilonirico sarebbe durato così tanto!!!
Quando torni???
A.

Dr Jester ha detto...

mmm... chissà dove l'ho preso... nei miei viaggi faccio sempre strani incontri... ;)

oggi torno...