mercoledì 2 maggio 2007

Apricale... il periplo onirico


Cinque giorni son stati pochi... cinque giorni son stati troppo... di sicuro non sono mai il numero di giorni giusti... Apricale merita una vita di scoperte ed esplorazioni, in saliscendi continui tra i carrugi antichi, nell'interrogare le vetuste memorie delle pietre e degli ulivi, che tanto hanno visto passare e ancora ne vedranno, nel respirare il verde delle vallate e il rosso dei tetti che affrontano serenamente il trascorrere delle stagioni...

Apricale... avrei altre parole ancora... ma diamine oggi proprio mi sfuggono! Sono poco ispirato... saranno le nuvole grigie che fuori scorrono, come onde di una mareggiata, a rapirmi i pensieri... o forse la ben più grigia realtà che mi circonda in questa gabbia che va sotto il nome di lavoro...

Allora meglio affidarsi alle parole di un ben migliore poeta. Forse parlava d'altro, ma io ci ho ritrovato un che di Apricale...

Cammino sulla merlata e guardo
Le fondamenta d'una casa, o dove
Albero, simile a un dito fuligginoso, sorge dalla terra;

E spiego la fantasia
Sotto il raggio declinante del giorno, e chiamo
Immagini e memorie
Dal rudere e dagli alberi antichi,
Perché vorrei fare una domanda a essi tutti.
La Torre - W. B. Yeats

4 commenti:

Anonimo ha detto...

...però che tu non me ne abbia parlato quando era il momento (capiscimi!), proprio non riesco a mandarlo giù!!!

ufff...

A.

Dr Jester ha detto...

bè... teoricamente ci sarebbe stato il tempo per svelare le altre mille sorprese che potevo avere (capiscoti!)...
Potrebbero essercene altre che svelerò qui!

Anonimo ha detto...

LA MAGIA DI LUOGHI INFESTATI DALLA MEMORIA...
LE VIE SONO STRETTE I CUNICOLI NUMEROSI ED I PENSIERI COSì COME GLI AVVENIMENTI VI SI INCASTRANO SENZA PIù POTER USCIRE

Dr Jester ha detto...

un labirinto di memorie e possibilità che annichiliscono... ma poi ci si ritrova in qualche anfratto ;)